Traducendo alla lettera, lo Straight Lead Legering significa approccio a legering con il piombo diretto, cioè senza l’ausilio di un pasturatore.
Apparentemente è la forma più classica di pesca a fondo benché, come vedremo, ha le sue particolarità.
Il classico piombo da legering — termine riferito più al peso che al metallo in sé — è l’Arlesey Bomb. Si tratta essenzialmente di un piombo a pera dotato di girella apicale. Una tipologia di piombo che era già in uso agli inizi del secolo scorso e che Richard “Dick” Walker perfezionò per la pesca a distanza nel lago di Arlesey (da cui il nome). Esistono diverse forme di Arlesey Bomb e quella più classica ha il polo basale simile ad un proiettile, quasi ogivale piuttosto che rotondo. Ovviamente nel tempo ne sono stati prodotti di nuovi e sempre più performanti.
Alcuni classici piombi (leger weights) utilizzati nella pesca a legering.
Fotografia: Roberts, Bob. The Complete Book of Legering. David & Charles, 1993.
La pesca a straight lead con l’Arlesey Bomb ha dato il nome alla tipologia di legering conosciuta come bomb fishing. Nome che poi si è esteso anche ad approcci identici ma praticati con piombi diversi
Quando il peso è tuttavia realizzato da una corona di pallini si parla di link legering. Si tratta di un approccio particolare, di tipo ultralight, in cui il peso è costituito da una serie di pallini in bulk. Questa forma di legering è quella che presenta il più forte e stretto legame con la pesca al colpo.
Pasturazione
Se può capitare talvolta di non pasturare, la regola è che legering e pasturazione formano un binomio praticamente costante e se nel feeder la pasturazione è per gran parte affidata al pasturatore, nella pesca a straight lead è di tipo manuale (propriamente detta o a fionda).
Sull’argomento si potrebbe scrivere un intero libro ma se venite dalla pesca al colpo più o meno ne avrete un’idea.
Nella pesca a distanza è fondamentale l’uso di fionde per pasturare. Ne esistono di diverse tipologie, da quelle per le pasture (ground-bait catapult) a quelle per pellets e bigattini.
La pastura deve giungere in zona, depositarsi sul fondo e lavorare adeguatamente. Occorre fare attenzione, quando si utilizzano bocce di sfarinato (ground-bait) al rumore e al possibile disturbo in acque basse (evitare l’effetto “sasso in acqua” quando i pesci sono già stati richiamati e concentrati). Spesso dunque si procede generalmente con la creazione iniziale di un fondo, un “tappeto” che viene poi alimentato con con l’introduzione costante di quantità minori, non di rado con elementi di natura diversa e più leggeri. Un tipico esempio è una pasturazione “pesante” iniziale (quando ancora i pesci non ci sono e/o non sono entrati in attività) fatta con grosse bocce di pastura cui fa seguito il lancio di bocce più piccole, pellets, bigattini (o altro) man mano che la sessione procede.
Non c’è una regola fissa. La pasturazione rimane comunque, in termini molto generali, un’operazione quantità e tempo (ritmo) dipendente.
Troppa pastura può determinare overfeeding (sazietà), poca pastura può risultare inefficace nell’attrarre i pesci. Come detto anche il ritmo incide e va trovato un equilibrio introducendo con costanza la quantità di pastura sufficiente a mantenere in attività le prede senza saziarle.
C’è poi un’altro aspetto, quello dello spazio.
Esempi di pattern di pasturazione. A sinistra in acqua ferma e a destra in acqua corrente.
Dove e come pasturare dipende molto anche dai pesci, dallo spot e dalle condizioni. C’è differenza tra acqua bassa e profonda, acqua ferma e corrente.
Nella figura sopra ho schematizzato due pattern che utilizzo spesso in condizioni di acqua ferma (sinistra) e in presenza di corrente (destra).
- In Acqua ferma è tutto un po’ più semplice. Di solito quando si pastura i pesci più piccoli e meno smaliziati tendono ad avventarsi dove la pastura è più concentrata mentre quelli di taglia maggiore, più furbi e diffidenti, inizialmente preferiscono rimanere ai margini. Considerando che la cattura di un pesce crea sempre un certo allarme, se si pesca da subito al centro della zona capita facilmente di allamare qualche preda poco interessante e di disturbare le altre. È dunque preferibile iniziare a pescare ai margini della zona pasturata partendo dal lato dove si ipotizza agisca una eventuale debole corrente di fondo. Se si ritiene ad esempio che vi possa essere una leggera corrente da sinistra a destra si inizia a pescare lanciando nel punto 1, poi si valuta il punto 2 ed infine il punto 3. Solo quando le mangiate si esauriscono si passa al punto 4 (lato opposto rispetto al pescatore) o al centro della zona. Si parla di un area che indicativamente va tra i 2 e i 4 metri quadrati.
- In corrente (schema a destra) è preferibile pasturare lungo una diagonale per intercettare la linea di passaggio di certi pesci che hanno abitudini abbastanza particolari e tendono spesso a non deviare dal percorso che sono soliti fare quotidianamente (indipendentemente che poco più in là ci sia la pastura). In maniera simile a quanto visto per l’acqua ferma si lancia inizialmente nella zona più prossima al pescatore, lungo la diagonale e solo in un secondo momento si lancia più a valle.
Quanto appena detto è sicuramente insufficiente a delineare un metodo preciso (variabile peraltro a seconda dello spot e delle specie che intendiamo insidiare) ma serve per comprendere l’importanza di un modello di pasturazione e la sua relazione con l’azione di pesca.
Bomb fishing
Che si utilizzi un classico Arlesey, una sua versione più recente o addirittura un piombo di diversa forma, la tecnica prende oggi comunque il nome di bomb fishing. Sostanzialmente si distinguono due tipi di montature, quelle inline (in linea) e quelle derivate. In genere la classica montatura derivata da bomb fishing è il running lead.
In questo schema che vi propongo tutto è stato reso il più semplice possibile. Sulla lenza madre si applica una girella con moschettone (rende il piombo intercambiabile) che viene fermata, nel suo scorrere a valle, da un sistema di stop. Potete utilizzare degli stopper in gomma ma un piccolo pallino di piombo svolge perfettamente la funzione. Il loop to loop (asola-asola), preferibile al nodo di giunzione o ad un attacco di diverso tipo, consente di collegare il terminale. Notate che spostando il sistema di stop (pallino o stopper in gomma) si può allungare il terminale a piacimento e che grazie alla connessione asola-asola questo rimane privo di peso mantenendo inalterata la naturalezza della presentazione.
Se il running lead è la montatura più utilizzata il secondo posto spetta di diritto alla variante con piombo inline.
A meno di non utilizzare degli specifici piombi intercambiabili questa versione è meno versatile ed è indicata per approcci molto leggeri in acqua ferma. Un considerazione importante è che in una montatura scorrevole il fatto che la lenza possa appunto scorrere dipende essenzialmente da due fattori: il diametro del “canale” al cui interno si trova la lenza e il peso del piombo. Una lenza dunque scorrerà meglio all’interno dell’occhiello di una girella che lungo lo stretto canale di un piombo e meglio ancora se il piombo ha un peso che lo tiene ben saldo sul fondo. Ne viene che se vogliamo far prevalere la scorrevolezza è preferibile utilizzare la montatura derivata, il running lead, mentre per un approccio ultralight (pochi grammi) va benissimo la più semplice montatura inline.
Link Leger
Il link leger è un’altra montatura dedicata ad approcci orientati alla massima leggerezza sulla corta distanza. Si tratta essenzialmente di una corona di pallini realizzata su una derivazione corta il che rende la montatura molto simile ad un leggerissimo paternoster. Il suo ambito di utilizzo sono le acque poco profonde, chiare, con corrente assente o molto lenta. Un approccio che ha molto in comune con la pesca al colpo come filosofia e perfettamente riassunto da Alan Barnes con il suo: «Think float, fish link» (pensare come pescassimo al colpo, ma farlo a link legering).
In questa montatura la corona di pallini viene applicata sul braccio lungo di un nodo di stop. È preferibile che il braccio lasciato lungo sia quello ascendente (che guarda a monte) così che il peso non faccia scorrere il nodo in basso durante il lancio. Per la corona vengono utilizzati pallini in numero di 4–6 in genere di tipo BB (0.4 g), AB (0.6 g) oppure AAA (0.8 g) o ancora un SSG (1.6 g) seguito da 4 AAA.
Attrezatura da straight lead legering
Si può pescare a bomb fishing su lunghe distanze e con piombi anche di 50 grammi e più ma non è la regola. Su quelle distanze la pasturazione manuale diventa difficoltosa se non addirittura impraticabile. Sulla lunga distanza conviene pescare a feeder ed utilizzare il piombo solo quando si voglia testare zone limitrofe per verificare se i pesci si sono spostati evitando di disperdere la pastura. Il legering sulla lunga distanza in assenza “totale” di pasturazione è più una generica pesca a fondo che una disciplina specifica. Ne viene che rimanendo nell’ambito di una distanza “pasturabile” a mano o con la fionda, le canne da bomb fishing non saranno particolarmente potenti, anche perché con la canna e la lenza madre giuste non è poi così difficile raggiungere distanze medio-lunghe anche con pesi relativamente leggeri.
Storicamente il bomb fishing veniva (e viene tuttora) praticato con canne abbastanza corte e sensibili, non di rado dotate di vette in fibra. Una pesca che privilegia dunque precisione, leggerezza e sensibilità e che ben si distingue dalle tecniche di pesca a fondo più gravose in termini di lancio e distanza. Lasciando da parte l’altro estremo, quello della pesca in acque commerciali, nelle acque libere come in mare le canne migliori sono le 11–12 ft di tipo light e medium-light. Canne che possano gestire pesi leggerissimi (es. nel caso del link leger) come anche piombi fino a qualche decina di grammi.
Il range di quiver va da 0.75 a 2 oz ed il casting massimo si attesta sui 60 g. Queste canne si abbinano a mulinelli di taglia 3000–4000 a seconda dei modelli ma mai troppo grandi per non sbilanciarle in peso. Il filo in bobina varia a seconda del tipo di approccio ma mediamente uno 0.20 (approssimativamente 6 lb) rappresenta la giusta via di mezzo.
Straight lead legering: quando, come e perché
La differenza principale tra la pasturazione tramite feeder e quella manuale (o a fionda) è che nel primo caso per pasturare con continuità occorre anche recuperare e rilanciare l’esca con lo stesso ritmo, nel secondo la pasturazione è svincolata dal lancio. Ne viene che pescando a bomb fishing (o link leger) in giornate difficili o in caso di esche delicate il sistema pescante può permanere in zona per più tempo senza compromettere l’attività di pasturazione. C’è poi, sempre per la stessa ragione, la possibilità di testare zone limitrofe al centro di pasturazione senza che la pastura venga dispersa, cosa che avverrebbe se utilizzassimo un feeder al posto del piombo. Si aggiunga che quando si affrontano acque basse l’impatto di un feeder nell’acqua fa sempre un certo rumore. Immaginate di pescare a bigattini su basso fondale e a distanza di fionda: che senso ha utilizzare un feeder block-end, per quanto leggero, e lanciare in continuazione quando si può pescare a bomb fishing o link leger e pasturare a mano? Nel primo caso è come se lanciaste continuamente sassi nell’acqua, nel secondo la pastura arriverebbe in zona delicatamente senza che voi dobbiate lanciare allo stesso ritmo. E qui torniamo ad Alan Barnes ed al suo «Think float, fish link».
Mola (Isola d’Elba). Spot caratterizzato da acqua bassa ideale per la pesca a bomb fishing e link leger come alternativa alla classica pesca al colpo.
Per quanto ci si sforzi di descrivere spot e condizioni ideali per la pesca con lo straight lead il sistema migliore per capire quando, dove e perché praticare questa tecnica è rispondere a due semplici domande: mi serve davvero il feeder per pasturare? Il feeder mi porta più vantaggi o svantaggi? Vista in quest’ottica il bomb fishing ed il link legering non sono la soluzione quando non si può pescare a feeder ma è il feeder che viene messo in campo quando non si può pescare a straight lead! E badate, la differenza è meno sottile di quanto non sembri.
Grazie x quello che insegnate .Un grande Grazie.Franco,dalla calda Spagna.
Grazie a te!