Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Feeder in fiume: street fishing estivo

Tem­po di let­tu­ra: 7 minu­ti

Un paio d’o­re di tem­po, un gran­de fiu­me di pia­nu­ra ed una buo­na orga­niz­za­zio­ne sono la ricet­ta idea­le in atte­sa del­le ferie o anche al ritor­no, giu­sto per ripren­de­re gra­dual­men­te il rit­mo. Il fee­der e lo street fishing in esta­te san­no rega­la­re sem­pre buo­ni momen­ti, spe­cial­men­te al cam­bio di luce del mat­ti­no, con pesca­to­ri (pochi) e pesci a gode­re del­le ore più fre­sche del­la gior­na­ta e del pia­ce­vo­le silen­zio che carat­te­riz­za l’al­ba di una cit­tà anco­ra son­na­chio­sa e in gene­ra­le meno affollata.

Arno Pisa­no visto dal Pon­te di Mezzo.

Fiume Arno

Esche e pasture: una scelta “particolare”

In que­sta sta­gio­ne i pesci sono in gene­re par­ti­co­lar­men­te atti­vi e non ser­vo­no, alme­no a mio modo di vede­re, inge­gno­se e com­pli­ca­te solu­zio­ni; in altre paro­le pos­sia­mo met­te­re da par­te i grat­ta­ca­pi e tra­scu­ra­re le tan­te atten­zio­ni che abbia­mo nel perio­do inver­na­le. L’ac­qua è cal­da, gli aro­mi ed i segna­li che si libe­ra­no dal fee­der rie­sco­no a dif­fon­der­si mol­to bene, le varie spe­cie in ambien­te natu­ra­le si nutro­no volen­tie­ri e tut­to è abba­stan­za sem­pli­ce. Per que­sta ragio­ne io ten­do un po’ a “svuo­ta­re il magaz­zi­no”, cioè a con­su­ma­re esche e pastu­re in ecces­so e avan­za­te dai mesi precedenti.

Il menù del gior­no: micro­pel­le­ts al krill e bigat­ti­ni mor­ti tenu­ti immer­si in acqua e attrat­to­re liqui­do (sem­pre al krill).

bigattini morti e micropellets

In que­sta ses­sio­ne ho quin­di scon­ge­la­to gli ulti­mi bigat­ti­ni rima­sti e fini­to dei micro­pel­le­ts già aper­ti. Per la dura­ta del­la pesca­ta i bigat­ti­ni sono man­te­nu­ti in acqua alla qua­le si può aggiun­ge­re una pic­co­la quo­ta di attrat­to­re liqui­do (pos­si­bil­men­te allo stes­so aro­ma del­la pastu­ra). Non si trat­ta solo di aro­ma­tiz­zar­li: l’ad­di­ti­vo liqui­do neu­tra­liz­za even­tua­li odo­ri sgra­de­vo­li, aiu­ta a man­te­ner­li e li uni­for­ma alla pastu­ra utilizzata.

Inne­sco a ciuf­fet­to dei bigat­ti­ni su amo con ardi­glio­ne schiacciato.

Bigattini innescati

Se non dove­te affron­ta­re cor­ren­ti o pro­fon­di­tà par­ti­co­la­ri, i fee­der a gab­bia sono l’i­dea­le poi­ché rila­scia­no rapi­da­men­te la pastu­ra e ben si pre­sta­no ad un’a­zio­ne di pesca mol­to dina­mi­ca. Se occor­re pote­te comun­que rego­la­re il rila­scio a mano com­pri­men­do mag­gior­men­te la pastura.

Il fee­der cari­ca­to con due tap­pi gene­ro­si di micro­pel­le­ts e nel mez­zo i bigat­ti­ni morti.

Pasturatore

La scel­ta, lo ripe­to, è esclu­si­va­men­te frut­to del­la neces­si­tà di eli­mi­na­re il super­fluo (gli avan­zi) pri­ma di rifa­re l’ar­ma­dio di esche e pastu­re fre­sche per la nuo­va sta­gio­ne. Fate atten­zio­ne, (rul­lo di tam­bu­ri) quan­do pesca­te a fee­der in que­sta sta­gio­ne, da soli e in un ambien­te natu­ra­le poco pres­sa­to, una pastu­ra vale l’al­tra. Dol­ce o sala­ta che sia, costo­sis­si­ma o eco­no­mi­ca poco impor­ta se non ave­te un tar­get spe­ci­fi­co e vole­te sol­tan­to rilas­sar­vi e diver­tir­vi: dal­l’ab­bi­na­men­to clas­si­co “pastu­ra gial­la e chic­co di mais” al “solo pane” fino a com­bi­na­zio­ni più par­ti­co­la­ri come quel­la appe­na pro­po­sta (bigat­ti­ni mor­ti e micro­pel­le­ts). Basta assi­cu­rar­si che la pastu­ra lavo­ri bene e cioè che pos­sa libe­rar­si e dif­fon­der­si ade­gua­ta­men­te. I pesci risponderanno.
Discor­so diver­so inve­ce in ambien­ti pres­sa­ti o se ave­te altri pesca­to­ri a fian­co, casi in cui il pesce può ope­ra­re una scel­ta e a quel pun­to entre­rà sul­la pastu­ra con cui ha più con­fi­den­za o che gli pia­ce di più.

Pesce gat­to ame­ri­ca­no (Icta­lu­rus punc­ta­tus). Onni­vo­ro ma ten­de a far­si attrar­re mag­gior­men­te da pastu­re sala­te, alla fari­na di pesce e mol­to ric­che in nutri­men­to come pel­le­ts e  bigattini.

Channel Catfish

Uno sguardo generale al setup

In bre­ve: can­na da fee­der medio-leg­ge­ro e muli­nel­lo imbo­bi­na­to con trec­cia­to + lea­der in nylon.
In det­ta­glio: uti­liz­zia­mo il trec­cia­to (misu­ra 0.10) per una que­stio­ne di rapi­di­tà nel­la rispo­sta e vi asso­cia­mo un lea­der in nylon la cui fun­zio­ne è nota: con­fe­ri­re una quo­ta di ela­sti­ci­tà, ren­de­re più “mor­bi­do” e sicu­ro il lan­cio e pro­teg­ge­re dal­l’a­bra­sio­ne sul fon­da­le. Non ser­ve esa­ge­ra­re con il dia­me­tro e pos­sia­mo uti­liz­za­re lo stes­so che avrem­mo scel­to come len­za madre se non aves­si­mo cari­ca­to anche il trec­cia­to in bobina.

Trec­cia­to del­lo 0.10 con lea­der in nylon del­lo 0.22.

Trecciato con Shock Leader

La tipo­lo­gia di nylon da uti­liz­za­re va un po’ a pre­fe­ren­za, con­si­glio comun­que un nylon da fee­der con buo­ne carat­te­ri­sti­che. Spes­so io uti­liz­zo il Tech­nium Invi­si­tec pro­prio per le tre pro­prie­tà fon­da­men­ta­li: bas­so allun­ga­men­to, resi­sten­za all’a­bra­sio­ne e ridot­ta visibilità.
L’al­lun­ga­men­to ridot­to (meno del 12%) con­fe­ri­sce quel mini­mo di ela­sti­ci­tà richie­sta sen­za tut­ta­via com­pro­met­te­re la respon­si­vi­tà del trec­cia­to. Lo stra­to più ester­no del filo (tec­no­lo­gia “Tri­ple Con­struc­tion”) lo ren­de mol­to resi­sten­te all’a­bra­sio­ne e mol­to poco visi­bi­le in acqua. Ma se tro­va­te di meglio ben venga.

Shi­ma­no Tech­nium Invisitec

Technium Invisitec

Anche il nodo di col­le­ga­men­to tra trec­cia­to e nylon va a pre­fe­ren­za e se ben ese­gui­ti tut­ti i nodi sono vali­di. In gene­re quan­do ho tem­po io ese­guo un Alber­to con 6 spi­re discen­den­ti e 6 ascen­den­ti, taglia­to sen­za ecce­den­ze e con una goc­cia di cia­noa­cri­la­to a rifi­ni­re. Sul posto di pesca, in caso di len­ze da fare velo­ce­men­te sul momen­to opto inve­ce per altri nodi (es. Stren con baf­fi lun­ghi). Comun­que a voi la scelta.

Nodo Alber­to 6+6 cianoacrilato.

nodo-alberto

In esta­te la por­ta­ta del fiu­me è mino­re e di con­se­guen­za mino­re è la cor­ren­te, per­tan­to le attrez­za­tu­re più leg­ge­re sono pre­fe­ri­bi­li. Le can­ne ad azio­ne para­bo­li­ca (vera e pro­pria) crea­no però pro­ble­mi poi­ché sono tipi­ca­men­te da acqua fer­ma e si opta per le pro­gres­si­ve, buon com­pro­mes­so tra pre­ci­sio­ne nel lan­cio, gestio­ne del­la debo­le cor­ren­te e, soprat­tut­to, del pesce di taglia. A meno di fat­to­ri che sug­ge­ri­sca­no scel­te diver­se il qui­ver da abbi­na­re è 1oz.

Can­na da fee­der leg­ge­ro, 12 pie­di, mol­to sot­ti­le e ad azio­ne pro­gres­si­va. Dei tre qui­ver in dota­zio­ne (3/4oz, 1oz e 1+3/4oz) è sta­to mon­ta­to quel­lo da un’oncia.

Canna medium-light
Link spon­so­riz­za­ti

Una montatura veloce da realizzare

Andia­mo diret­ti al sodo. Pas­sa­te uno stop­per in gom­ma non trop­po stret­to sul­la len­za madre (lea­der in nylon): ser­ve solo a set­ta­re l’al­tez­za del­lo snodo.

Montatura step 1

A segui­re inse­ri­te uno sgan­cio rapido.

Montatura step 2

Fate pas­sa­re in len­za altri due stop­per in gomma.

Montatura step 3

Col­le­ga­te una girel­la con moschet­to­ne uti­liz­zan­do un nodo Palomar.

Girella con moschettone

Ter­mi­na­te il setup por­tan­do lo sno­do a bat­tu­ta sul­la girel­la e lascian­do un pic­co­lo spa­zio tra i due stop­per in gom­ma a mon­te: in que­sto modo lo sgan­cio rapi­do è libe­ro di ruo­ta­re intor­no alla len­za madre.

Helicopter Rig

Avre­te già capi­to che si trat­ta di un rig ad eli­cot­te­ro. Allo sgan­cio rapi­do si attac­ca un ter­mi­na­le di 15″ (38 cm) che è cor­to solo per defi­ni­zio­ne (mino­re di 50 cm) e rap­pre­sen­ta un buon com­pro­mes­so tra rapi­di­tà di tra­smis­sio­ne, ela­sti­ci­tà e mobi­li­tà in cor­ren­te debo­le. Poi ovvia­men­te sta a voi aggiu­sta­re la lun­ghez­za in base a valu­ta­zio­ni fat­te sul momento.
Incer­ti? Vi con­si­glio la let­tu­ra di “Il ter­mi­na­le da fee­der: lun­ghez­za, dia­me­tro e mate­ria­li”.
Il ter­mi­na­le vie­ne costrui­to con un fluo­ri­ne dal­lo 0.16 allo 0.18 ed un amo a palet­ta per inne­schi diret­ti di pane, mais, for­mag­gio, pel­let mor­bi­di o bigat­ti­ni a ciuf­fet­to. Non sia­mo costret­ti ad uti­liz­za­re sem­pre l’hair rig, spe­cie se i tar­get sono mol­te­pli­ci e non ci con­cen­tria­mo solo sul­le carpe.

Occorrente per il terminale

Giu­sto per inten­der­ci, esa­mi­nan­do tut­to il setup, abbia­mo dun­que que­sto gra­dien­te di cari­co:

  • trec­cia­to (0.10mm): 14lbs
  • lea­der in nylon (0.225mm): 11.60lbs
  • ter­mi­na­le (0.16mm‑0.18mm): 7.5–9lbs

La par­te fina­le (lea­der e ter­mi­na­le) è suf­fi­cien­te­men­te ela­sti­ca per non sof­fri­re trop­po la pre­sen­za del trec­cia­to tut­ta­via ricor­do che la can­na non deve esse­re rigi­da in quan­to sia­mo comun­que al limi­te ed un pesce di bel­la taglia può dimo­strar­si un clien­te par­ti­co­lar­men­te sco­mo­do da gesti­re se la can­na non ammor­tiz­za a sufficienza.

Montatura elicottero

Chia­ra­men­te come pesco io in Arno non è una sen­ten­za del­la Cas­sa­zio­ne né fa leg­ge. Se i vostri pesci richie­do­no len­ze più leg­ge­re gio­ca­te tran­quil­la­men­te al ribas­so, basta che man­te­ne­re l’e­qui­li­brio tra i vari set­to­ri. Se inve­ce ave­te a che fare con pesci di una cer­ta for­za, come le car­pe, atten­zio­ne a scen­de­re trop­po per­ché il fiu­me non è un laghet­to e in mol­ti casi il fon­da­le è par­ti­co­lar­men­te insi­dio­so. Già con­trol­la­re un pesce di una cer­ta taglia è dif­fi­col­to­so con lo 0.18 mm, figu­ria­mo­ci con uno 0.14 mm.

Una bel­la car­pa regi­na (Cypri­nus car­pio), gio­va­ne ma già di alcu­ni chi­li. Un pesce sicu­ra­men­te impe­gna­ti­vo quan­do cat­tu­ra­to in fiu­me con la tec­ni­ca del fee­der fishing.

Carpa

Occhio ai tempi

Una del­le dif­fe­ren­ze tra la pesca in acqua fer­ma e quel­la in cor­ren­te, anche se debo­le, è che in cor­ren­te la pastu­ra vie­ne tra­sci­na­ta via. Può così capi­ta­re che i pesci pian pia­no si spo­sti­no a val­le e non ha mol­to sen­so inse­guir­li trop­po a lun­go con il pastu­ra­to­re poi­ché così facen­do cor­ria­mo il rischio di spin­ger­li sem­pre più a distan­za. Ovvia­men­te dipen­de dal tipo di cor­so d’ac­qua poi­ché ad esem­pio nel trat­to di foce c’è spes­so dif­fe­ren­za tra super­fi­cie e fon­do e la cor­ren­te in cer­ti momen­ti si inver­te del tutto.

Cronometro

Comun­que sia, se lan­cia­mo spes­so la mag­gior quan­ti­tà di pastu­ra si col­lo­che­rà nel­l’a­rea più pros­si­ma al fee­der ‚che rap­pre­sen­ta la sor­gen­te del­la scia. Qui tor­nia­mo a due con­si­de­ra­zio­ni a me sem­pre mol­to care: lan­cia­re a fre­quen­za costan­te e con tem­pi di atte­sa non esa­ge­ra­ti. Non dove­te per for­za segui­re i miei tem­pi ma indi­vi­dua­re i vostri e man­te­ner­li. Per quan­to l’o­ro­lo­gio al pol­so sia suf­fi­cien­te vi pos­so assi­cu­ra­re che un cro­no­me­tro digi­ta­le aiu­ta mol­tis­si­mo. Pote­te ad esem­pio misu­ra­re entro quan­to dal lan­cio si regi­stra­no le pri­me toc­che, entro quan­to l’in­ne­sco vie­ne con­su­ma­to e così via fino a tro­va­re i giu­sti tem­pi di per­ma­nen­za del­la len­za in acqua che vi assi­cu­ra­no un’e­sca invi­tan­te ben pre­sen­ta­ta in pastu­ra. Alla fine il segre­to è tut­to qui.

Hai un domanda? Vuoi lasciare un commento? Scrivici ;-)