Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

La pesca e la pressione atmosferica

Tem­po di let­tu­ra: 4 minu­ti

È noto che i pesci sia­no in gra­do di rile­va­re i cam­bia­men­ti di pres­sio­ne idro­sta­ti­ca e che pos­sa­no uti­liz­za­re que­ste infor­ma­zio­ni per deter­mi­na­re a che pro­fon­di­tà si tro­va­no ed inte­grar­le, insie­me ad altri segna­li, sia per lo spo­sta­men­to nel­l’am­bien­te tri­di­men­sio­na­le che in com­por­ta­men­ti com­ples­si. Spot meri­te­vo­li di atten­zio­ne come ad esem­pio aree ric­che di nutri­men­to, aree for­te­men­te pre­da­te, o rifu­gi loca­liz­za­bi­li nel­la colon­na ver­ti­ca­le ven­go­no rico­no­sciu­ti e ricor­da­ti dai pesci che potreb­be­ro dun­que deci­de­re di tor­nar­vi o star­ne lon­ta­ni se neces­sa­rio. Il pre­ci­so mec­ca­ni­smo fisio­lo­gi­co alla base del­la per­ce­zio­ne del­la pro­fon­di­tà deve anco­ra esse­re iden­ti­fi­ca­to tut­ta­via appa­re mol­to pro­ba­bi­le un ruo­lo impor­tan­te del­la vesci­ca nata­to­ria. [1]
Det­to que­sto la doman­da che ogni pesca­to­re si pone e alla qua­le con l’e­spe­rien­za cer­ca di dare rispo­sta è se le varia­zio­ni di pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca ven­ga­no per­ce­pi­te dai pesci, quan­do e qua­li com­por­ta­men­ti pos­sa­no determinare.

Pressione e attività anticipatoria

Diver­se rispo­ste com­por­ta­men­ta­li a fat­to­ri meteo­ro­lo­gi­ci (es. ven­to, abbas­sa­men­to del­la pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca, ecc.) sono sta­te inter­pre­ta­te come pos­si­bi­li­tà da par­te dei pesci di anti­ci­pa­re i cam­bia­men­ti del pro­prio habi­tat e sono lega­te sia alla capa­ci­tà sen­so­ria­le che ad una for­ma di asso­cia­zio­ne e memo­riz­za­zio­ne del­le infor­ma­zio­ni. [2]
In altre paro­le i pesci sareb­be­ro in gra­do di capi­re in anti­ci­po (fino anche ad un gior­no pri­ma) se una per­tur­ba­zio­ne ciclo­ni­ca sta per arri­va­re e di con­se­guen­za met­te­reb­be­ro in atto com­por­ta­men­ti, come la ricer­ca di cibo, pri­ma che le con­di­zio­ni peg­gio­ri­no. Que­sta è la “base scien­ti­fi­ca” che giu­sti­fi­ca l’os­ser­va­zio­ne gene­ra­le, da par­te di noi pesca­to­ri, di un’au­men­ta­ta atti­vi­tà dei pesci nel perio­do imme­dia­ta­men­te pre­ce­den­te un abbas­sa­men­to di pres­sio­ne (che di soli­to si accom­pa­gna ad un peg­gio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni meteo). Si pos­so­no così iden­ti­fi­ca­re quat­tro momenti:

  1. Pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca in dimi­nu­zio­ne (bas­sa pres­sio­ne in arri­vo): aumen­to del­l’at­ti­vi­tà a par­ti­re da 24 ore pri­ma l’ar­ri­vo del­la bas­sa pressione.
  2. Bas­sa pres­sio­ne costan­te: quan­do la bas­sa pres­sio­ne si sta­bi­liz­za i pesci ten­do­no a migra­re in acqua più pro­fon­da in quan­to le con­di­zio­ni del mare a mag­gior pro­fon­di­tà sono più sta­bi­li, duran­te una per­tur­ba­zio­ne, che nel bas­so fon­da­le. Può esser­ci anche un moti­vo lega­to al rag­giun­gi­men­to di un equi­li­brio pressorio.
  3. Pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca in aumen­to: è una fase di ria­dat­ta­men­to e l’at­ti­vi­tà dei pesci ripren­de gra­dual­men­te. C’è da con­si­de­ra­re tut­ta­via che in mare la fase di sca­du­ta di una mareg­gia­ta met­te in moto tut­ta una serie di mec­ca­ni­smi per i qua­li la pre­sen­za di nutri­men­to può esse­re abbon­dan­te, sti­mo­lan­do per­tan­to l’attività.
  4. Pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca normale/alta sta­bi­le: l’at­ti­vi­tà dei pesci è nel­la media e altri fat­to­ri (ven­to, cor­ren­te, lumi­no­si­tà, tem­pe­ra­tu­ra, marea, ecc.) con­cor­ro­no a deter­mi­nar­ne il mag­gio­re o minor livello.

Effetti sulla marea

L’effet­to baro­me­tri­co inver­so con­si­ste in una varia­zio­ne dei livel­li del mare in rispo­sta a varia­zio­ni del­la pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca. Quan­do la for­za che la mas­sa d’a­ria eser­ci­ta sul­la super­fi­cie ter­re­stre dimi­nui­sce (bas­sa pres­sio­ne) il livel­lo mari­no si innal­za, vice­ver­sa quan­do la for­za aumen­ta (alta pres­sio­ne) si abbas­sa. Que­sto ed altri fat­to­ri (es. il ven­to) pro­du­co­no oscil­la­zio­ni irre­go­la­ri (marea meteo­ro­lo­gi­ca) che si sovrap­pon­go­no alle clas­si­che oscil­la­zio­ni a rit­mo “rego­la­re” dovu­te agli effet­ti del sole e del­la luna (marea astro­no­mi­ca). In gene­ra­le, con una cer­ta appros­si­ma­zio­ne, ogni mil­li­bar di dimi­nu­zio­ne o aumen­to del­la pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca rispet­to al suo valo­re medio (1013 mmbar) deter­mi­na una varia­zio­ne di ± 1 cm del livel­lo del mare. [3] Ne vie­ne che l’ar­ri­vo di feno­me­ni depres­sio­na­ri di una cer­ta enti­tà pro­du­co­no movi­men­ti del­le mas­se d’ac­qua che si riflet­to­no pro­ba­bil­men­te in modi­fi­ca­zio­ni com­por­ta­men­ta­li nei pesci.
Van­no poi con­si­de­ra­ti anche l’ef­fet­to del ven­to che spin­ge ver­so la costa (sovral­zo di ven­to), del­le onde e del­la tur­bo­len­za che si asso­cia­no, nei pri­mi momen­ti di una per­tur­ba­zio­ne ad un aumen­to del­le atti­vi­tà sia di spo­sta­men­to che di nutri­men­to in nume­ro­se spe­cie di pesci.

Bas­sa pres­sio­ne e leg­ge­ro ven­to di sci­roc­co in sco­glie­ra natu­ra­le. Il livel­lo idro­me­tri­co è aumen­ta­to per l’ef­fet­to baro­me­tri­co inver­so ed il sovral­zo di vento.

Bassa pressione scogliera naturale
Link spon­so­riz­za­ti

Effetti sull’illuminazione ambientale

In gene­re la bas­sa pres­sio­ne si asso­cia a cie­lo cupo, nuvo­lo­so e non di rado a pre­ci­pi­ta­zio­ni. Ciò è dovu­to al fat­to che l’a­ria che sale ver­so l’al­to si raf­fred­da e si con­den­sa. Ma al di là dei feno­me­ni fisi­ci ciò si tra­du­ce, come dice­va­mo, in una ridu­zio­ne del­la lumi­no­si­tà ambien­ta­le: il cie­lo si fa scu­ro e così l’ac­qua. È una situa­zio­ne che spes­so sti­mo­la l’at­ti­vi­tà di cer­ti pesci, in modo par­ti­co­la­re di pre­da­to­ri come le spi­go­le che tro­va­no quin­di una con­di­zio­ne più favo­re­vo­le per svol­ge­re la loro atti­vi­tà di ricer­ca e attac­co del­le prede.

Bas­sa pres­sio­ne, nuvo­lo­si­tà dif­fu­sa e ridu­zio­ne gene­ra­le del­la lumi­no­si­tà ambientale.

Bassa pressione in spiaggia e scogliera

Mappe meteo

Pre­ve­de­re l’ar­ri­vo di una bas­sa pres­sio­ne è oggi abba­stan­za faci­le gra­zie alla con­sul­ta­zio­ne del­le nume­ro­se map­pe meteo­ro­lo­gi­che dispo­ni­bi­li in rete. Un buon ser­vi­zio è quel­lo offer­to gra­tui­ta­men­te da  Windy.com in quan­to con­sen­te di met­te­re a con­fron­to diver­si model­li (es. ECMWF, GFS, ICON, ecc.) e dun­que sovrap­por­re le infor­ma­zio­ni al fine di sti­ma­re il per­cor­so e la velo­ci­tà di spo­sta­men­to media del­la bas­sa pressione.

Pre­vi­sio­ni meteo. Map­pa del­la pres­sio­ne atmo­sfe­ri­ca. https://www.windy.com/it/-Pressione-pressure

Meteo Pressione

Tro­vo uti­le anche il moni­to­rag­gio dei valo­ri rea­li gra­zie ai dati for­ni­ti da una sta­zio­ne meteo loca­le. È un po’ come osser­va­re il baro­me­tro ma aven­do in più a dispo­si­zio­ne un gra­fi­co del­l’an­da­men­to. Tra i vari ser­vi­zi onli­ne segna­lo Meteo­net­work.

Meteo live. Map­pa del­le sta­zio­ni meteo loca­li. https://www.meteonetwork.it/rete/livemap/

Meteo Pressione Live

Bibliografia

  1. Davis, V.A., Hol­brook, R.I. & de Pere­ra, T.B. Fish can use hydro­sta­tic pres­su­re to deter­mi­ne their abso­lu­te depth. Com­mun Biol 4, 1208 (2021). https://doi.org/10.1038/s42003-021–02749‑z
  2. Marie-Lau­re Bégout Anras, Jean-Paul Lagar­dè­re, Varia­bi­li­té météo­ro­lo­gi­que et hydro­lo­gi­que. Con­sé­quen­ces sur l’ac­ti­vi­té nata­toi­re d’un pois­son marin, Comp­tes Ren­dus de l’A­ca­dé­mie des Scien­ces — Series III — Scien­ces de la Vie, Volu­me 321, Issue 8,1998, Pages 641–648, ISSN 0764–4469, https://doi.org/10.1016/S0764-4469(98)80003–6.
  3. Bel­tra­mi, Gian Mario, Marea astro­no­mi­ca e meteo­ro­lo­gi­ca in Ita­lia: Ana­li­si pro­pe­deu­ti­che ad appli­ca­zio­ni di inge­gne­ria marit­ti­ma e costie­ra e allo sfrut­ta­men­to del­le sue poten­zia­li­tà ener­ge­ti­che, Dipar­ti­men­to di Inge­gne­ria del­le Strut­tu­re, del­le Acque e del Ter­re­no Uni­ver­si­tà degli Stu­di di L’Aquila.

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