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Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Esche alternative: il formaggio. Quale utilizzare e come innescarlo

Tem­po di let­tu­ra: 5 minu­ti

Il for­mag­gio è un’in­gre­dien­te base di mol­tis­si­me pastu­re sia da mare che d’ac­qua dol­ce; per citar­ne alcu­ne basti pen­sa­re alle note cefa­lo bian­ca, fon­do mare, cave­da­no ros­sa e fon­do fiu­me. In cia­scu­na la per­cen­tua­le può varia­re ma l’a­ro­ma risul­ta incon­fon­di­bi­le. Il for­mag­gio come esca è poi ingre­dien­te del­la clas­si­ca pastel­la, con la qua­le cre­do tut­ti abbia­mo ini­zia­to a pesca­re ed è entra­to a pie­no tito­lo nel­la sto­ria del­la pesca a fon­do, sia da riva che dal­la bar­ca, inne­sca­to diret­ta­men­te sul­l’a­mo. In que­sta for­ma, come esca, si sono qua­si sem­pre usa­ti i for­mag­gi a pasta semi­du­ra.
Si trat­ta di for­mag­gi pres­sa­ti, dal­la con­si­sten­za appun­to “semi­du­ra”. Sono deli­ca­ti, con un gusto dol­ce, qua­si bur­ro­so e vel­lu­ta­to e la pasta è gom­mo­sa, il che li ren­de par­ti­co­lar­men­te idea­li per l’in­ne­sco. Tra i prin­ci­pa­li tro­via­mo fon­ti­na, fon­tal, emme­tal, edam, ecc.
Ovvia­men­te non sono tut­ti ugua­li ed in gene­re per la pesca si sono sem­pre uti­liz­za­ti quel­li più eco­no­mi­ci e gom­mo­si o gli avan­zi di quel­li più pregiati.

L’innesco migliore è quello diretto

Ben­ché in acqua dol­ce il for­mag­gio a pasta semi­du­ra si pos­sa inne­sca­re su hair rig (con baio­net­ta, quick stop o stop boi­lies) in mare l’in­ne­sco miglio­re rima­ne quel­lo diret­to sul­l’a­mo. Clas­si­ca­men­te dal for­mag­gio si rica­va­no toc­chet­ti (taglia­ti pre­fe­ri­bil­men­te a col­tel­lo piut­to­sto che con for­bi­ci) di dimen­sio­ni ido­nee a quel­la del­l’a­mo, che può esse­re par­ti­co­lar­men­te gene­ro­so (es. nel­la pesca con il pala­mi­to) fino a misu­re ridot­te nel­la pesca al colpo.
Potrem­mo anche già chiu­der­la qui se non fos­se che per me la cura del­l’in­ne­sco è una vera e pro­pria mania e che, soprat­tut­to per le disci­pli­ne che pra­ti­co, pre­fe­ri­sco ave­re boc­co­ni tut­ti ugua­li e ugual­men­te (leg­ga­si rapi­da­men­te) responsivi.
Una cosa è cala­re un pala­mi­to e tor­na­re a con­trol­lar­lo il gior­no dopo, oppu­re lan­cia­re un mega boc­co­ne e atten­de­re una par­ten­za che avver­rà chis­sà quan­do (il for­mag­gio di per sé è un’e­sca piut­to­sto len­ta), diver­so è pesca­re al col­po o a fee­der, dove inter­vie­ne una pastu­ra­zio­ne a richia­ma­re i pesci e la pesca è carat­te­riz­za­ta da un ine­vi­ta­bi­le e fre­ne­ti­co dinamismo.

Inne­sco di un “pel­let” di for­mag­gio a pasta semi­du­ra otte­nu­to tra­mi­te pun­zo­ne calibrato.

innesco formaggio

La scelta dell’amo

Ini­zia­mo col dire che la misu­ra del­l’a­mo è rela­ti­va, cioè non è un’in­di­ca­zio­ne asso­lu­ta poi­ché dipen­de da mar­ca e model­lo. Vi sono degli ami nume­ro 14 che sono mol­to pic­co­li ed ami del­la stes­sa misu­ra che inve­ce sono deci­sa­men­te gran­di. Le misu­re asso­lu­te sono inve­ce il dia­me­tro del boc­co­ne e la sua altez­za poi­ché dipen­do­no dal­lo spes­so­re del­la fet­ta (deter­mi­na quan­to il boc­co­ne sarà alto) e dal dia­me­tro del pun­zo­ne che sceglieremo.
Dun­que si sce­glie pri­ma il boc­co­ne (a secon­da del­l’ap­proc­cio scel­to es. pesca al col­po, pesca a fee­der) e suc­ces­si­va­men­te si sce­glie la misu­ra del­l’a­mo, che sarà comun­que a cur­va­tu­ra ampia e gam­bo medio-corto.

L’am­piez­za del­la cur­va­tu­ra del­l’a­mo deve esse­re pari o leg­ger­men­te infe­rio­re al dia­me­tro del punzone.

punzone amo da pesca

Una vol­ta che abbia­mo deci­so il tipo di boc­co­ne che inten­dia­mo pre­sen­ta­re è suf­fi­cien­te pren­de­re il pun­zo­ne e sele­zio­na­re l’a­mo la cui cur­va­tu­ra ha un’am­piez­za pari o solo leg­ger­men­te infe­rio­re al dia­me­tro del pun­zo­ne. Tale dia­me­tro, come dice­va­mo, varia in base al tipo di approccio.
Nel­la pesca al col­po di soli­to ci si orien­ta intor­no ai 6mm ben­ché alla ricer­ca dei sara­ghi nel­la schiu­ma si pre­fe­ri­sca­no len­ze robu­ste e boc­co­ni anche di 8–10mm. Nel­la pesca a fee­der di soli­to la misu­ra idea­le è intor­no agli 8mm.

Tre pun­zo­ni di diver­so dia­me­tro e ami di misu­ra cor­ri­spon­den­te. Dal­l’al­to in bas­so il dia­me­tro è 6mm, 8mm e 10mm.

punzone amo da pesca

Con­si­de­ra­to quan­to appe­na det­to capi­re­te il moti­vo per il qua­le sia par­ti­co­lar­men­te incli­ne ad uti­liz­za­re dei pun­zo­ni di dia­me­tro cali­bra­to e pre­fe­ri­sca aver­ne diver­si a dispo­si­zio­ne. Ben­ché mol­te azien­de pro­pon­ga­no pun­zo­ni stu­dia­ti per gli inne­schi la mia scel­ta è inve­ce orien­ta­ta su quel­li clas­si­ci da lavo­ro (che peral­tro uti­liz­zo anche in altri ambi­ti). Quel­li che uso li tro­va­te nel­la nostra pagi­na dedi­ca­ta ai pro­dot­ti acqui­sta­ti e recen­si­ti oppu­re diret­ta­men­te a que­sto indi­riz­zo.

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Produzione ed innesco dei “pellet” di formaggio

Per otte­ne­re dei boc­co­ni “giu­sti” il dia­me­tro si abbi­na all’am­piez­za del­la cur­va­tu­ra del­l’a­mo men­tre l’al­tez­za del boc­co­ne con la lun­ghez­za del gam­bo. Il fine è quel­lo di otte­ne­re un’e­sca che cal­zi con pre­ci­sio­ne facen­do usci­re solo la pun­ta del­l’a­mo, copren­do il gam­bo e che duran­te la fase di inne­sco pos­sa ruo­ta­re sul­la cur­va­tu­ra sen­za rompersi.

Pic­co­li “pel­let” di for­mag­gio da 6mm sono sta­ti pro­dot­ti a par­ti­re da una fet­ta di scamorza .

Produzione pellet al formaggio

Gli inne­schi che otte­nia­mo sono dun­que tut­ti ugua­li (con mini­me varia­zio­ni) il che ci garan­ti­sce una pre­sen­ta­zio­ne a carat­te­ri­sti­che costan­ti. Non è un aspet­to da sot­to­va­lu­ta­re poi­ché quan­do un inne­sco risul­ta par­ti­co­lar­men­te per­for­man­te, poter­lo ripro­por­re allo stes­so modo è un’ot­ti­ma garan­zia di successo.

In que­sto inne­sco la pun­ta del­l’a­mo esce in manie­ra evi­den­te e ciò com­por­ta un’al­la­ma­tu­ra mol­to rapi­da e net­ta. Per nascon­de­re mag­gior­men­te l’a­mo (ma è sem­pre impor­tan­te che la pun­ta fuo­rie­sca) si può sali­re con il dia­me­tro del boc­co­ne sce­glien­do un pun­zo­ne di 1mm più ampio.

innesco del pellet di formaggio

Consigli

Nel­la pesca al col­po (bolo­gne­se, ingle­se), nel­la pesca a fee­der e in quel­la a method il for­mag­gio ovvia­men­te si abbi­na al meglio con pastu­ra­zio­ni a base for­mag­gio (cefa­lo bian­ca, cave­da­no ros­sa e via dicen­do). La pastu­ra­zio­ne richia­ma i pesci nel­l’a­rea dove tro­va­no poi un’e­sca con aro­ma simi­le; esca che di per sé ha pro­prie­tà orga­no­let­ti­che inte­res­san­ti ma è carat­te­riz­za­ta da un rila­scio mol­to limi­ta­to e quin­di dif­fi­cil­men­te in gra­do di atti­ra­re a distan­za se iso­la­ta. Diver­so è il caso quan­do il for­mag­gio vie­ne pre­sen­ta­to in con­di­zio­ni carat­te­riz­za­te da pastu­ra­zio­ne natu­ra­le che, sia in spiag­gia che in sco­glie­ra, sono asso­cia­te a mare mos­so; in que­sti casi i pesci sono già in movi­men­to e alla ricer­ca di cibo così che si può evi­ta­re di pasturare.
In tut­ti gli altri casi rinun­cia­re alla pastu­ra­zio­ne com­por­ta scar­si­tà di cat­tu­re, che saran­no per lo più occasionali.

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