Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Street fishing: pellet feeder in fiume

Tem­po di let­tu­ra: 10 minu­ti

Come occor­re ripe­te­re: lo street fishing non è una tec­ni­ca. Ben­ché la disci­pli­na più pra­ti­ca­ta in ambien­te urba­no sia lo spin­ning (e si può facil­men­te intuir­ne il moti­vo) vi sono spes­so spa­zi ido­nei anche per tec­ni­che più impe­gna­ti­ve dal pun­to di vista del­l’at­trez­za­tu­ra, come appun­to il fee­der fishing.
Ovvia­men­te met­ten­do in con­to di tra­spor­ta­re un po’ di peso in più, il che è pur­trop­po ine­vi­ta­bi­le anche se con una cer­ta orga­niz­za­zio­ne si rie­sce facil­men­te a limi­ta­re il sovraccarico.

Alto trat­to di foce del­l’Ar­no pisa­no all’alba.

Arno Pellet feeder

Abbi­na­re una tec­ni­ca di pesca come quel­la del pel­let fee­der con l’ac­qua cor­ren­te di un fiu­me può appa­ren­te­men­te sem­bra­re un azzar­do ma in real­tà in mol­ti fiu­mi di pia­nu­ra, a secon­da del­la sta­gio­ne, del­la por­ta­ta e del­la zona scel­ta, si rie­sco­no ad indi­vi­dua­re pun­ti in cui la cor­ren­te sul fon­do è mol­to len­ta ed un pel­let fee­der (come anche un method fee­der) può rive­lar­si assai efficace.

Dove e quando

È ormai più che noto che al pel­let fee­der (come al method) si abbi­na­no ter­mi­na­li ultra­cor­ti (8–10 cm) e che la pre­sen­ta­zio­ne del­l’e­sca avvie­ne in stret­tis­si­ma pros­si­mi­tà del pastu­ra­to­re. Ne vie­ne che ogni tipo di cor­ren­te in gra­do di allon­ta­na­re la pastu­ra dal fee­der ren­de la tec­ni­ca pra­ti­ca­men­te inef­fi­ca­ce (sal­vo il clas­si­co col­po di for­tu­na). Per que­sto moti­vo il pel­let fee­der è tipi­ca­men­te un approc­cio da acqua fer­ma (lago, laghet­to com­mer­cia­le, mare mol­to cal­mo) tut­ta­via anche in fiu­me pos­sia­mo tro­va­re buo­ne con­di­zio­ni per proporlo.

Pesca ai mar­gi­ni. L’ap­proc­cio “mar­gi­na­le” è uno dei gran­di clas­si­ci del fee­der pra­ti­ca­to in ambien­te urbano.

Pellet feeder postazione

Di soli­to le sta­gio­ni miglio­ri sono quel­le pri­ma­ve­ri­le ed esti­va e la ragio­ne sta nel­la for­te ridu­zio­ne di por­ta­ta nei cor­si d’ac­qua ormai da tem­po non più ali­men­ta­ti dal­le piog­ge. Ci sono poi zone in cui la cor­ren­te rima­ne comun­que di una cer­ta inten­si­tà ed altre in cui si ridu­ce note­vol­men­te fin qua­si a fer­mar­si. Non è dif­fi­ci­le indi­vi­duar­le ad occhio e soli­ta­men­te si trat­ta dei mar­gi­ni, del­le aree subi­to a ridos­so di gran­di strut­tu­re come i pilo­ni di un pon­te oppu­re di cur­ve con­ves­se: ovun­que la cor­ren­te per qual­sia­si ragio­ne fisi­ca ral­len­ti for­te­men­te e si crei una zona di mor­ta (zona di “acqua fer­ma”) è un buon pun­to per per l’ap­proc­cio a pel­let feeder.

Osser­via­mo sem­pre cosa acca­de imme­dia­ta­men­te a val­le del pilo­ne di un pon­te. Il flus­so a mon­te si divi­de e pri­ma di unir­si nuo­va­men­te potreb­be crear­si un’a­rea di rela­ti­va cal­ma dove poter lan­cia­re il pel­let feeder.

Street fishing

Si trat­ta di zone in cui si depo­si­ta­no mate­ria­li orga­ni­ci, di svi­lup­po per una nutri­ta serie di orga­ni­smi e di ripa­ro per pesci che non ama­no trop­po nuo­ta­re con­tro for­ti cor­ren­ti, come ad esem­pio le car­pe. Nei fiu­mi que­sti cipri­ni­di, ben­ché soli­ti pasco­la­re lun­go ampi trat­ti di spon­da, ten­do­no appun­to a pre­fe­ri­re le aree più cal­me che sono infat­ti quel­le pri­ma descritte.
Se da una par­te tali aree sono discre­ta­men­te vaste nel­la bel­la sta­gio­ne, poi­ché il flus­so è glo­bal­men­te più len­to, si rie­sce ad indi­vi­duar­le anche in inver­no, a pat­to però che non vi sia­no sta­te piog­ge recen­ti. Se infi­ne la pesca avvie­ne nel trat­to di foce (zona ad acque di tran­si­zio­ne) va con­si­de­ra­to anche l’ef­fet­to del­la cor­ren­te di fon­do in alta marea che, essen­do di ver­so con­tra­rio, con­tra­sta quel­la discen­den­te del fiume.
In que­sto caso la fase di sali­ta del­la marea pre­sen­ta momen­ti in cui in cer­te zone l’ac­qua del fiu­me si fer­ma se non addi­rit­tu­ra risa­le len­ta­men­te ver­so mon­te (indi­ce del­la spin­ta del cuneo sali­no). Inu­ti­le dire che è il momen­to miglio­re per pesca­re sia a pel­let che a method feeder.

Un leg­ge­ro pan­chet­to con vano por­taog­get­ti e dota­to di tra­col­la. Il fee­der arm e le gam­be pos­so­no esse­re tra­spor­ta­te nel­la sac­ca por­ta can­ne. Il peso glo­ba­le non è ecces­si­vo, come l’in­gom­bro. Il mon­tag­gio è rapi­do e si rie­sce ad orga­niz­za­re una posta­zio­ne essen­zia­le ma comoda.

Pellet feeder postazione

Quan­do par­lia­mo di street fishing occor­re ridur­re tut­to all’es­sen­zia­le sen­za tut­ta­via rinun­cia­re alla como­di­tà. Da que­sto pun­to di vista i moder­ni pan­chet­ti con vano por­ta ogget­ti sono il giu­sto com­pro­mes­so in quan­to pre­sen­ta­no ingom­bro e peso limi­ta­ti e gra­zie alla tra­col­la pos­so­no esse­re tra­spor­ta­ti sen­za par­ti­co­la­ri pro­ble­mi; le gam­be da 25 sono smon­ta­bi­li e tro­va­no posto nel­la sac­ca por­ta can­ne, insie­me al gua­di­no e al fee­der arm , men­tre nel vano por­ta ogget­ti vi è spa­zio in abbon­dan­za per il resto.

Attrezzatura

Più o meno le can­ne ed i muli­nel­li sono quel­li già visti tut­ta­via, vuoi per il fat­to che ci tro­via­mo comun­que in fiu­me, vuoi per il fat­to che le pre­de ten­do­no ad esse­re di taglia abba­stan­za impor­tan­te, io ten­do a sali­re leg­ger­men­te, giu­sto quel poco che basta per gesti­re con mag­gior sere­ni­tà pre­de mol­to com­bat­ti­ve in un ambien­te tipi­ca­men­te insi­dio­so. Il fon­da­le nei fiu­mi è spes­so dif­fi­ci­le per la pre­sen­za di sas­si, tron­chi, roc­ce e gro­mi cal­ca­rei (intri­ca­ti tubi di ser­pu­li­di tipi­ci del trat­to di foce) e non c’è mol­to mar­gi­ne per far cor­re­re il pesce poi­ché il rischio di abra­sio­ne è mol­to alto e con­vie­ne sol­le­var­lo il pri­ma possibile.

Una can­na da fee­der medio è l’i­dea­le com­pro­mes­so tra sen­si­bi­li­tà e poten­za. In foto la Mit­chell Impact R Medium fee­der 12′.

Pellet Feede Mitchell Impact R

Dun­que se vi tro­va­te in una zona puli­ta, sab­bio­sa o limac­cio­sa, dove non cor­re­te alcun rischio va benis­si­mo l’ap­proc­cio più leg­ge­ro. In caso con­tra­rio è buo­na rego­la aggiun­ge­re un po’ di poten­za, pur sem­pre sen­za esa­ge­ra­re ed una can­na da fee­der di tipo medio su cui mon­ta­re un qui­ver da 2 oz è la scel­ta idea­le. Occor­re con­si­de­ra­re inol­tre che se anche sul fon­do la cor­ren­te è mol­to len­ta, quel­la super­fi­cia­le può spin­ge­re sul filo ed un qui­ver trop­po sen­si­bi­le non va bene. Il muli­nel­lo è di taglia clas­si­ca, un 4000. In bobi­na un buon 0.22 fa cop­pia con un ter­mi­na­le del­lo 0.20. Per il resto l’at­trez­za­tu­ra si con­clu­de con alcu­ni pel­let fee­der e le clas­si­che per­li­ne a sgan­cio rapido.

Alla can­na da fee­der medio si abbi­na un muli­nel­lo di taglia 4000 poten­te e leg­ge­ro. In foto Il Mit­chel 300 imbo­bi­na­to con lo 0.22mm (vedi recen­sio­ne del muli­nel­lo).

Mitchell 300 (4000)
Link spon­so­riz­za­ti

Montatura

Se ave­te let­to gli arti­co­li pre­ce­den­ti l’a­vre­te sicu­ra­men­te vista ma per como­di­tà ve la ripro­pon­go. Rispet­to a quan­to indi­ca­to (che va comun­que bene nel­la mag­gior par­te dei casi) le dif­fe­ren­ze riguar­da­no la len­za madre (che ora è di cir­ca 11lb rispet­to alle 8lb) ed il ter­mi­na­le (ora di 8lb anzi­ché 6lb). Come si è det­to un approc­cio leg­ger­men­te più strong. Il setup rima­ne inva­ria­to ed estre­ma­men­te sem­pli­ce, con l’ac­cor­tez­za di lascia­re scor­re­vo­le il fee­der (al fine di evi­ta­re pro­ble­mi al pesce in caso doves­se­ro veri­fi­car­si inca­gli e rot­tu­re del­la len­za a monte).

La mon­ta­tu­ra da pellet/method fee­der sta nel pal­mo di una mano.

Montatura pellet feeder

Per que­sto fac­cio uso del­le per­li­ne a sgan­cio rapi­do (quick chan­ge beads) che van­no sosti­tui­te a quel­la in dota­zio­ne con il pel­let fee­der (se c’è) che inve­ce si inca­stra e quin­di ren­de il setup fisso.

Quick Change beads

Que­sti con­net­to­ri sono mol­to como­di sia per la pesca a pel­let fee­der che a method fee­der. In real­tà si pos­so­no uti­liz­za­re anche in altre mon­ta­tu­re ma è prin­ci­pal­men­te in que­ste due che espri­mo­no tut­to il loro poten­zia­le rap­pre­sen­tan­do un per­fet­to pun­to di stop/battuta per il pastu­ra­to­re e ren­den­do rapi­dis­si­ma la sosti­tu­zio­ne del ter­mi­na­le. In gene­re quel­le dei brand più noti han­no un cer­to costo ma si pos­so­no acqui­sta­re dei pac­chet­ti più economici.

Prez­zo medio Ama­zon: 7.5 €/25 per­li­ne (€ 0.30 cia­scu­na). Veri­fi­ca even­tua­li offerte.
Impor­tan­te:
le offer­te sono ovvia­men­te desti­na­te ai clien­ti Ama­zon Pri­me (qui per regi­strar­si). Veri­fi­ca­te di esse­re già clien­ti e di aver fat­to il login altri­men­ti ver­rà visua­liz­za­to un prez­zo di ven­di­ta supe­rio­re

Ben­ché si trat­ti di una sem­pli­cis­si­ma mon­ta­tu­ra, riper­cor­ria­mo­ne la costru­zio­ne. Sul­la len­za madre fac­cia­mo pas­sa­re pri­ma il pel­let fee­der, poi il cap­puc­cio del­la per­li­na quick change.

Montatura pellet feeder
Montatura pellet feeder

Andia­mo poi a col­le­ga­re il gan­cio del­la per­li­na con il nodo che pre­fe­ria­mo. Io di soli­to opto per un buon Palo­mar che è sem­pli­ce da rea­liz­za­re ed ha una tenu­ta straor­di­na­ria. Il gan­cio del­la per­li­na vie­ne poi inse­ri­to nel suo cap­puc­cio e la mon­ta­tu­ra si può con­si­de­ra­re ter­mi­na­ta. Non rima­ne che col­le­ga­re il ter­mi­na­le al momen­to del bisogno.

Montatura pellet feeder
Montatura pellet feeder

Il ter­mi­na­le sarà del­lo 0.20  e mol­to cor­to (8–10 cm). Si trat­ta di un hair rig dota­to di bait band (anel­li­no in lat­ti­ce) che con­sen­te di ospi­ta­re un gran nume­ro di esche, bigat­ti­ni mor­ti com­pre­si. Chi fos­se inte­res­sa­to può leg­ge­re l’ar­ti­co­lo dedi­ca­to a que­sto nodo (di quel­lo alla fine si trat­ta) che si può rea­liz­za­re in modo clas­si­co o scor­re­vo­le.

Montatura pellet feeder

Esche e pasture

La scel­ta del­la giu­sta esca e del­la pastu­ra a mag­gior capa­ci­tà attrat­ti­va è que­stio­ne assai spi­no­sa poi­ché dipen­de mol­to dal­le abi­tu­di­ni dei pesci nel­lo spot in que­stio­ne. Nel­le acque natu­ra­li, spe­cie se cor­ren­ti e poco fre­quen­ta­te da pesca­to­ri, i pesci sono in gene­re più dif­fi­ci­li poi­ché abi­tua­ti a cibar­si di quel­lo che tro­va­no soli­ta­men­te nel loro ambien­te e mol­te del­le nostre dia­vo­le­rie appa­io­no come total­men­te estra­nee. Se tal­vol­ta esche par­ti­co­la­ri come nug­ge­ts, waf­ters e pel­le­ts di vario tipo pos­so­no dare risul­ta­ti, sta­ti­sti­ca­men­te sono quel­le più clas­si­che che han­no mag­gio­ri chan­ce e tra que­ste, alme­no nel­la mia espe­rien­za, il bigat­ti­no mor­to si tro­va al pri­mo posto.

Un ciuf­fo di bigat­ti­ni mor­ti puà esse­re inne­sca­to su hair rig come in figura.

Pellet feeder

Si trat­ta di un’e­sca mor­bi­da che può esse­re uti­liz­za­ta così com’è oppu­re aro­ma­tiz­za­ta leg­ger­men­te per un abbi­na­men­to più stret­to con la pastu­ra scel­ta, ope­ra­zio­ne opzio­na­le ma che con­si­glio di fare, maga­ri con una pic­co­la quan­ti­tà di lar­ve, così da aver­ne alme­no di due tipi: aro­ma­tiz­za­te e non.
I bigat­ti­ni mor­ti di soli­to si pre­pa­ra­no con­ge­lan­do­li come descrit­to nel­l’arti­co­lo dedi­ca­to. In que­sta ses­sio­ne come aro­ma­tiz­zan­te liqui­do ho scel­to lo Sweet Sco­pex (Dyna­mi­te Bai­ts), aggiun­to dopo aver sco­la­to leg­ger­men­te i bigat­ti­ni dal­l’ac­qua di scon­ge­la­men­to ed aver­li inse­ri­ti in un con­te­ni­to­re erme­ti­co (l’ac­qua che rima­ne, insie­me all’a­ro­ma­tiz­zan­te, è suf­fi­cien­te per man­te­ner­li in buo­no sta­to nel­la bre­ve sessione).

Par­ti­co­la­re dell’innesco.

Innesco bigattini morti con bait band

La pastu­ra è rap­pre­sen­ta­ta sia dagli stes­si bigat­ti­ni, che ven­go­no posi­zio­na­ti sul fon­do del pel­let fee­der, sia da uno sfa­ri­na­to, la cui fun­zio­ne è tan­to quel­la di tap­pa­re il fee­der (si evi­ta che i bigat­ti­ni fuo­rie­sca­no col lan­cio e l’im­pat­to in acqua) quan­to di for­ni­re una quo­ta di attra­zio­ne diffusibile.
Essen­do mor­ti i bigat­ti­ni non neces­si­ta­no di incol­lag­gio e una vol­ta sul fon­do ven­go­no libe­ra­ti gra­zie alla debo­le cor­ren­te, depo­si­tan­do­si in un’a­rea ristret­ta davan­ti al fee­der men­tre la pastu­ra (trat­tan­do­si di uno sfa­ri­na­to) crea una nuvo­la in disce­sa e sem­pre sul fon­do vie­ne spin­ta leg­ger­men­te più a val­le per dif­fon­de­re poi in un’a­rea più ampia.
Per il match la pastu­ra è in linea con l’a­ro­ma liqui­do scel­to e per que­sta ses­sio­ne ho uti­liz­za­to la Bro­w­ning Cham­pio­n’s Method For­mu­la Fish (alla fari­na di pesce e aro­ma Scopex-Caramello).

La pastu­ra utliz­za­ta: Bro­w­ning For­mu­la Fish

Pastura Browning

Si trat­ta di una pastu­ra mol­to ric­ca e pro­fu­ma­ta (aro­ma dol­ce deci­sa­men­te spic­ca­to), dal­la gra­nu­lo­me­tria fine, che si com­pat­ta bene sen­za tut­ta­via risul­ta­re ecces­si­va­men­te legan­te e appic­ci­co­sa. Non mol­to dif­fu­sa nei nego­zi nostra­ni e quin­di di non faci­le reperibilità.

Prez­zo medio on-line: 7 euro/Kg. Veri­fi­ca even­tua­li offer­te Amazon.
Impor­tan­te:
le offer­te sono ovvia­men­te desti­na­te ai clien­ti Ama­zon Pri­me (qui per regi­strar­si). Veri­fi­ca­te di esse­re già clien­ti e di aver fat­to il login altri­men­ti ver­rà visua­liz­za­to un prez­zo di ven­di­ta supe­rio­re

Un abbi­na­men­to, quel­lo qui pro­po­sto, che con­si­glio di pro­va­re maga­ri met­ten­do­lo a con­fron­to con altri per veri­fi­car­ne la vali­di­tà anche nei vostri spot. Lo Sco­pex è un ever­green del car­p­fi­shing e come tale riscuo­te gene­ral­men­te un discre­to suc­ces­so in tut­te le sta­gio­ni, com­pre­sa quel­la inver­na­le. Il bigat­ti­no mor­to è un’e­sca uni­ver­sa­le e rico­no­sciu­ta come fon­te di nutri­men­to anche dal­le pre­de più dif­fi­den­ti. Infi­ne, ma non meno impor­tan­te, la pastu­ra è a base di fari­na di pesce e quin­di ad alto con­te­nu­to pro­tei­co cosa che non gua­sta in inver­no, ma va bene anche in esta­te in quan­to l’a­ro­ma ten­de al dol­ce (sco­pex-cara­mel­lo).

Azione di pesca

La pesca a pel­let fee­der è for­se tra le più sem­pli­ci in asso­lu­to, anche in fiu­me, a pat­to di aver scel­to la zona con accu­ra­tez­za. Il pro­ble­ma prin­ci­pa­le in que­sto approc­cio è rap­pre­sen­ta­to dal tro­var­si fuo­ri pastu­ra e suc­ce­de solo se nel­l’a­rea di depo­si­to vi è una cor­ren­te che spaz­za via e allon­ta­na il con­te­nu­to del pastu­ra­to­re. Se que­sto non acca­de, esca e pastu­ra si tro­ve­ran­no entram­be mol­to vici­ne e qual­sia­si pesce che ne ven­ga atti­ra­to fini­rà col pro­va­re anche il nostro boccone.

Due clas­si­che pre­de del­la pesca a pel­let fee­der: Chan­nel (Icta­lu­rus punc­ta­tus) e Car­pa regi­na (Cypri­nus car­pio). Sono pesci che pos­so­no rag­giun­ge­re una cer­ta taglia ed abi­tua­ti alle acque cor­ren­ti, il che giu­sti­fi­ca il setup leg­ger­men­te più generoso.

Channel Pellet feeder
Carpa Pellet Feeder

Pri­ma di ini­zia­re con­vie­ne crea­re un mini­mo di fon­do poi­ché i pel­let fee­der in gene­re sono pastu­ra­to­ri di medio-pic­co­le dimen­sio­ni. Io di soli­to fac­cio quat­tro o cin­que lan­ci sen­za ter­mi­na­le, a svuo­ta­re il fee­der, segui­ti poi da altri lan­ci (con ter­mi­na­le ed esca) a bas­sa per­ma­nen­za (2 minu­ti in acqua ed in assen­za di man­gia­te si recu­pe­ra). Dopo un quar­to d’o­ra si può pen­sa­re di allun­ga­re la per­ma­nen­za ai clas­si­ci 5 minu­ti poi­ché dovrem­mo aver suf­fi­cien­te pastu­ra sul fondo.
Per l’in­ne­sco del bigat­ti­no io pre­fe­ri­sco in asso­lu­to il ciuf­fet­to su bait band poi­ché si evi­ta di fora­re le lar­ve ed in più l’hair rig offre l’op­por­tu­ni­tà di usa­re anche altre esche alter­na­ti­ve se la situa­zio­ne doves­se com­pli­car­si: uno o due chic­chi di mais, uno o due dischet­ti di pane ed even­tual­men­te anche un waf­ter colo­ra­to o un pel­let aro­ma­tiz­za­to. Di soli­to il ciuf­fo di bigat­ti­ni mor­ti non tra­di­sce (date­gli fidu­cia), anche per­ché le lar­ve mor­te sono anche in pastu­ra, ma spe­cie in inver­no ave­re una via d’u­sci­ta è sem­pre buo­na cosa.

Por­ta­te sem­pre con voi un mate­ras­si­no pie­ghe­vo­le o anche un sem­pli­ce tap­pe­ti­no in eva arro­to­la­bi­le, così da ave­re una super­fi­cie mor­bi­da sul­la qua­le ada­gia­re momen­ta­nea­men­te il pesce duran­te la slamatura.

Carpa pellet feeder

Con­clu­dia­mo l’ar­ti­co­lo con una bre­ve clip rea­liz­za­ta duran­te una ses­sio­ne a pel­let fee­der nel trat­to di foce che mostra i momen­ti salien­ti, dal­la pre­pa­ra­zio­ne del­la posta­zio­ne fino ai par­ti­co­la­ri del­l’a­zio­ne di pesca. Meno di due minu­ti per una pano­ra­mi­ca com­ple­ta di quan­to abbia­mo det­to fin’ora.
Impo­sta­te il video in HD 1080p per veder­lo in alta risoluzione.

Hai un domanda? Vuoi lasciare un commento? Scrivici ;-)