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Perline a sgancio rapido (quick/fast change beads)

Tem­po di let­tura: 4 minu­ti

Nel feed­er fish­ing, tra i con­net­tori un pos­to di par­ti­co­lare impor­tan­za spet­ta alle per­line a sgan­cio rapi­do, conosciute forse meglio con il nome di fast o quick change beads. Si trat­ta di attac­chi per il col­lega­men­to del ter­mi­nale alla lenza madre che pre­sen­tano due van­tag­gi: una “tes­ta” in gom­ma che offre una super­fi­cie di con­tat­to e stop per la zavor­ra (piom­bo o feed­er), pro­teggen­do il nodo dalle con­tin­ue bat­ture, ed un gan­cio inter­no che con­sente la rap­i­da sos­ti­tuzione del ter­mi­nale.
Di soli­to le per­line a sgan­cio rapi­do ven­gono uti­liz­zate nelle mon­tature inline (in lin­ea) tut­tavia pos­sono essere appli­cate anche nelle mon­tature derivate, come il run­ning rig. Vedi­amo breve­mente di che si trat­ta e come uti­liz­zarle al meglio.

Caratteristiche della perlina a sgancio rapido

Più o meno, sal­vo pic­col­is­sime dif­feren­ze, tutte le per­line a sgan­cio rapi­do pre­sen­tano una tes­ta (cap­puc­cio) mor­bido che rico­pre il con­net­tore vero e pro­prio (gan­cio). La lenza madre viene col­le­ga­ta alla parte supe­ri­ore del gan­cio men­tre il ter­mi­nale (tramite la sua aso­la) viene allog­gia­to nel­la parte infe­ri­ore. Il cap­puc­cio evi­ta che la zavor­ra bat­ta diret­ta­mente sul nodo ed evi­ta che l’a­so­la del ter­mi­nale si sfili dal gan­cio. Tut­to qui.

La per­li­na a sgan­cio rapi­do è cos­ti­tui­ta da un cap­puc­cio (tes­ta) al cui inter­no tro­va col­lo­cazione il con­net­tore (gan­cio) per il ter­mi­nale.

Quick Change beads

Per inserire la per­li­na in mon­tatu­ra non serve altro che far pas­sare pri­ma il cap­puc­cio lun­go la lenza madre ed infine col­le­gare ques­ta al gan­cio con un nodo. Benché pos­si­ate uti­liz­zare qual­si­asi tipo di nodo io con­siglio il clas­si­co Palo­mar: facile, rapi­do e dal­la tenu­ta eccezionale.

Montatura pellet feeder

Le per­line ven­gono pro­poste da diverse aziende in con­fezioni da poche unità. Facen­done un uti­liz­zo piut­tosto fre­quente io preferisco ori­en­tar­mi ver­so soluzioni un po’ più eco­nomiche ma ugual­mente per­for­man­ti, acqui­s­tan­do pac­chet­ti con un numero di unità mag­giore e più con­ve­ni­en­ti.  Su Ama­zon si trovano diverse offerte.

Le montature

Le per­line sono utili (per non dire fon­da­men­tali) in almeno tre tipi di mon­tatu­ra. Sicu­ra­mente rap­p­re­sen­tano un ele­men­to indis­pens­abile nel­l’ap­proc­cio a method e pel­let feed­er, di cui abbi­amo già par­la­to e su cui dunque è inutile sof­fer­mar­si. Vale invece la pena con­cen­trar­si sul­la vari­ante “sem­plice” del run­ning rig e sulle mon­tature inline che fan­no uso dei clas­si­ci feed­ers di tipo open-end e di cui in genere si par­la poco.

Feeder inline (in linea)

La mon­tatu­ra inline, a meno di non uti­liz­zare par­ti­co­lari feed­ers inter­cam­bi­a­bili, sof­fre del­la pos­si­bil­ità di sos­ti­tuire il pas­tu­ra­tore e prob­a­bil­mente questo è il moti­vo prin­ci­pale per il quale viene soli­ta­mente accan­to­na­ta in favore delle più comode e per­for­man­ti mon­tature derivate. Per­ché par­larne dunque? Per­ché rimane comunque una soluzione molto val­i­da per pesci che man­giano in stret­ta prossim­ità del­la pas­tu­ra, in acque lente o ferme, specie come alter­na­ti­va al pel­let e method feed­er quan­do si desideri veico­lare un quan­ti­ta­ti­vo di pas­tu­ra supe­ri­ore o mix di pas­ture con­te­nen­ti ele­men­ti volu­mi­nosi (es. mais, pel­lets da 4–6 mm o dis­crete quan­tità di bigat­ti­ni tra due tap­pi di sfar­i­na­to).

La tipi­ca mon­tatu­ra inline con cage feed­er large.

Feeder inline

I van­tag­gi di ques­ta mon­tatu­ra sono l’estrema sem­plic­ità: il feed­er, scor­rev­ole sul­la lenza madre, si fer­ma in bat­tura sul­la per­li­na quick change a cui viene col­le­ga­to il ter­mi­nale di lunghez­za intorno ai 20 cm. L’esca dunque lavo­ra molto vic­i­na al feed­er, un po’ come accade con l’ap­proc­cio a method e pel­let feed­er. Val­go­no le solite con­sid­er­azioni che fac­ciamo quan­do i ter­mi­nali sono così cor­ti: mai trop­po sot­tili (per­ché poco elas­ti­ci e ten­den­ti a romper­si altri­men­ti) e con ami di dimen­sioni abbas­tan­za gen­erose su cui innescare esche rel­a­ti­va­mente volu­mi­nose con pel­lets da 8 mm, ciuf­fet­ti di bigat­ti­ni mor­ti, chic­chi di mais, dis­chi di pane e via dicen­do.

Feeder derivato

La mon­tatu­ra è sim­i­le alla prece­dente tranne per il fat­to che il pas­tu­ra­tore viene qui mon­ta­to come deriva­to e sos­ti­tu­ibile gra­zie alla girella con moschet­tone. Si trat­ta di un run­ning rig ridot­to al min­i­mo, pri­vo di bril­la­ture anti­tan­gle. Il ter­mi­nale cor­to (sem­pre intorno ai 20 cm) e di diametro gen­eroso atten­ua la ten­den­za a for­mare grovigli durante il lan­cio.

Il run­nign rig sem­plice (deriva­to).

Feeder derivato

La scelta tra l’u­na e l’al­tra mon­tatu­ra dipende dalle neces­sità e dalle pref­eren­ze. In acque ferme, se non si prevede di sos­ti­tuire il pas­tu­ra­tore ( o quan­tomeno di non far­lo fre­quente­mente), con­siglio la mon­tatu­ra inline. Se c’è un po’ di cor­rente o se si desidera vari­are la por­ta­ta del feed­er (mag­a­ri più grande all’inizio per preparare il fon­do e poi man mano più pic­co­lo durante il pro­cedere del­la ses­sione) con­siglio di ori­en­tar­si ver­so quel­la deriva­ta.

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