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Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

L’uso alternativo dei pasturatori per bigattini (feeder block-end)

Tem­po di let­tu­ra: 4 minu­ti

I fee­der di tipo block-end (chiu­si ai poli) sono abi­tual­men­te asso­cia­ti alla pesca con i bigat­ti­ni. In real­tà que­sti pastu­ra­to­ri pos­so­no rive­lar­si estre­ma­men­te ver­sa­ti­li anche in altri approc­ci, spe­cial­men­te se ven­go­no appor­ta­te alcu­ne sem­pli­ci mod­fi­che. In que­sto arti­co­lo ana­liz­ze­re­mo alcu­ni sce­na­ri tipi­ci spie­gan­do il per­ché del loro uti­liz­zo e come modi­fi­car­li in fun­zio­ne del tipo di pastu­ra che inten­dia­mo cari­ca­re al loro inter­no.

Feeder block-end

Sfarinati (groundbaits)

Sen­za appor­ta­re alcu­na modi­fi­ca i fee­der block-end sono pastu­ra­to­ri idea­li per vei­co­la­re gli sfa­ri­na­ti quan­do è neces­sa­ria una pro­te­zio­ne extra e/o un rila­scio più len­to del­la pastu­ra. Ben­ché soli­ta­men­te gli sfa­ri­na­ti si cari­chi­no all’in­ter­no dei clas­si­ci open-end, il fat­to che que­sti sia­no aper­ti ai due poli com­por­ta di soli­to una idra­ta­zio­ne ed un rila­scio più rapi­do, spe­cie quan­do si trat­ta di fee­der a gab­bia (cage fee­ders).
Ovvia­men­te idra­ta­zio­ne e rila­scio dipen­do­no anche da come abbia­mo bagna­to la pastu­ra e di quan­to l’ab­bia­mo com­pres­sa ma vale comun­que la rego­la gene­ra­le che tan­te più sono le aper­tu­re in un pastu­ra­to­re e tan­to più velo­ce­men­te que­sto sca­ri­ca il suo con­te­nu­to.

Fee­der block-end non modi­fi­ca­to e cari­ca­to con uno sfa­ri­na­to sem­pli­ce.

Feeder block-end

Il fee­der block-end è nato per la neces­si­tà di pro­teg­ge­re i bigat­ti­ni duran­te il lan­cio e la disce­sa del pastu­ra­to­re ver­so il fon­do con­sen­ten­do­ne la fuo­riu­sci­ta a pic­co­le dosi gra­zie ai fori (attra­ver­so i qua­li le lar­ve in movi­men­to sono capa­ci di usci­re). Si trat­ta dun­que del pastu­ra­to­re più “chiu­so” che abbia­mo a dispo­si­zio­ne. Ovvia­men­te i fori con­sen­to­no anche la fuo­riu­sci­ta degli sfa­ri­na­ti e di pic­co­le par­ti­cel­le che pos­sa­no attra­ver­sar­li con faci­li­tà ben­ché, non essen­do dota­te di movi­men­to, sia richie­sta l’a­zio­ne di una cor­ren­te, anche mol­to debo­le, ma capa­ce di crea­re un flus­so all’in­ter­no del pastu­ra­to­re.
I fee­der block-end quin­di sono quin­di una solu­zio­ne alter­na­ti­va e inte­res­san­te in alme­no due sce­na­ri:

  1. Nel­la pesca in cor­ren­te: quan­do si desi­de­ri pro­teg­ge­re mag­gior­men­te la pastu­ra e far­la rila­scia­re più len­ta­men­te. Occor­re però fare atten­zio­ne al gra­do di bagna­tu­ra e com­pres­sio­ne poi­ché oltre un cer­to limi­te la pastu­ra rischia di non usci­re affat­to (si recu­pe­ra il fee­der con anco­ra tut­ta la pastu­ra all’in­ter­no o comun­que la mag­gior par­te).
  2. Nel­la pesca in cala­ta: quan­do si desi­de­ri inter­cet­ta­re pesci anche negli stra­ti supe­rio­ri del­la colon­na d’ac­qua ed even­tual­men­te indur­li ad abbas­sar­si. Qui si usa­no sfa­ri­na­ti poco bagna­ti in quan­to sono comun­que pro­tet­ti duran­te il lan­cio (fee­der “chiu­so”) ma con l’im­pat­to in acqua e la disce­sa crea­no rapi­da­men­te una colon­na che scen­de ver­so il fon­do. Per evi­ta­re che una vol­ta sul fon­do il fee­der sia vuo­to si può uti­liz­za­re una com­pres­sio­ne del­la pastu­ra varia­bi­le (metà infe­rio­re del fee­der con pastu­ra mol­to com­pres­sa e metà supe­rio­re del fee­der con pastu­ra solo appe­na com­pres­sa).

Micropellets (fori extra-large)

Per l’u­ti­liz­zo dei block-end con i micro­pel­le­ts è qua­si sem­pre neces­sa­rio allar­ga­re i fori. Que­sto per­ché la gra­nu­lo­me­tria del­la pastu­ra è sen­si­bil­men­te supe­rio­re rispet­to agli sfa­ri­na­ti ben­ché il dia­me­tro dei pel­le­ts (micro) sia net­ta­men­te infe­rio­re a quel­lo dei fori. In manie­ra rapi­da l’al­lar­ga­men­to si può fare con del­le for­bi­ci o un taglie­ri­no ma se vole­te otte­ne­re un risul­ta­to per­fet­to il mul­tiu­ten­si­le rota­ti­vo (vedi dopo) è quel­lo che con­sen­te la mas­si­ma pre­ci­sio­ne e puli­zia.

Fee­der block-end modi­fi­ca­to con fori di dia­me­tro mag­gio­re.

Feeder block-end

L’u­so dei micro­pel­le­ts è orien­ta­to alla pesca diret­ta sul fon­do in con­di­zio­ni di cor­ren­te supe­rio­re a quel­la per la qua­le sarem­mo in gra­do di usa­re effi­ca­ce­men­te un più clas­si­co pel­let fee­der. Spes­so i micro­pel­le­ts ven­go­no cari­ca­ti in mix o a stra­to insie­me ad uno sfa­ri­na­to otte­nen­do così una pastu­ra­zio­ne a gra­nu­lo­me­tria mista.

Link spon­so­riz­za­ti

Pellets, particles e pastura (semi-open)

In que­st’ul­ti­mo caso al nostro block-end è sta­to taglia­to il polo infe­rio­re di fat­to tra­sfor­man­do­lo in una sor­ta di domed/bell fee­der, cioè un pastu­ra­to­re con una sola gran­de aper­tu­ra tipi­ca­men­te uti­liz­za­to per vei­co­la­re par­ti­cles (let­te­ral­men­te “par­ti­cel­le soli­de” di vario tipo come mais e gra­na­glie varie ma anche casters, bigat­ti­ni mor­ti e pel­le­ts).

Fee­der block-end modi­fi­ca­to con taglio (aper­tu­ra) del polo infe­rio­re.

Feeder block-end
Feeder block-end
Feeder block-end

Il gran­de foro infe­rio­re vie­ne chiu­so con un tap­po di pastu­ra men­tre gli altri ele­men­ti riman­go­no ben pro­tet­ti all’in­ter­no duran­te il lan­cio, pron­ti per esse­re poi libe­ra­ti sul fon­do non appe­na il tap­po di pastu­ra si dis­sol­ve. Si trat­ta di un fee­der e di un approc­cio che con­sen­te di vei­co­la­re anche a lun­ga distan­za buo­ni quan­ti­ta­ti­vi di par­ti­cles.

Suggerimenti

I mul­tiu­ten­si­li rota­ti­vi, di fat­to dei pic­co­li tra­pa­ni elet­tri­ci con vari acces­so­ri, sono estre­ma­men­te uti­li per fare una nutri­ta serie di lavo­ri. Ve ne sono di tut­ti i prez­zi ed anche quel­li più eco­no­mi­ci sono suf­fi­cien­ti per inter­ve­ni­re con pre­ci­sio­ne sui pastu­ra­to­ri effet­tuan­do tagli pre­ci­si, allar­ga­men­ti dei fori e via dicen­do.

Multiutensile rotativo

Ovvia­men­te le sem­pli­ci modi­fi­che fin qui descrit­te si pos­so­no fare anche sen­za mul­tiu­ten­si­le tut­ta­via il mini tra­pa­no elet­tri­co è mol­to uti­le anche in altri sce­na­ri come ad esem­pio la fora­tu­ra dei pel­le­ts duri, che avvie­ne con que­sti stru­men­ti in modo rapi­do e pre­ci­so sen­za rischio che il pel­let si rom­pa duran­te la rea­liz­za­zio­ne del foro.

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