Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Pellets da innesco self made: come realizzarli

Tem­po di let­tu­ra: 6 minu­ti

Di pel­let in com­mer­cio ve ne sono tan­tis­si­mi, che sen­so ha rea­liz­zar­li? Innan­zi­tut­to non è una que­stio­ne di rispar­mio e se miria­mo a quel­lo è mol­to meglio orien­tar­si su quel­li com­mer­cia­li, spe­cie se ven­du­ti a peso. Il sen­so di pro­dur­re i pel­le­ts da inne­sco sta tut­to nel­la per­so­na­liz­za­zio­ne del gusto e nel­la ricer­ca del­la ricet­ta miglio­re; e per ricet­ta miglio­re non si deve inten­de­re la miglio­re in asso­lu­to, che non esi­ste, ma la miglio­re per noi, in rela­zio­ne allo spot, alle abi­tu­di­ni dei pesci, alle pastu­re che uti­liz­zia­mo in un dato perio­do e via dicendo.
Un pel­let è assi­mi­la­bi­le ad una pastel­la dura come con­cet­to e sap­pia­mo tut­ti che ogni pesca­to­re ha i suoi ingre­dien­ti ed il suo meto­do per rea­liz­zar­la; alcu­ne si somi­glia­no ma non ve ne sono di identiche.
In que­sto arti­co­lo vi pro­por­rò un siste­ma sem­pli­ce che rical­ca a gran­di linee la pro­du­zio­ne del­le boi­lies, solo che andre­mo a rea­liz­za­re dei cilin­dri. Otter­re­mo così dei pel­le­ts con varia con­si­sten­za, diver­se pro­prie­tà com­pre­sa anche una ver­sio­ne gal­leg­gian­te (pop-up).

Ingredienti

La sem­pli­ci­tà paga sem­pre quin­di pri­ma di com­pli­ca­re tut­to par­tia­mo dal­l’es­sen­zia­le. Cosa occorre:

  • 1 uovo
  • un cuc­chia­io sostan­za oleo­sa (es. olio di sarda)
  • 30 gram­mi di fari­na (es. fari­na di ceci)
  • 70 gram­mi di pastu­ra (la stes­sa che uti­liz­ze­re­mo per pastu­ra­re, es. cave­da­no ros­sa al formaggio)
  • opzio­na­le: 1 cuc­chiai­no di spe­zia (es. papri­ka dol­ce, cur­ry, ecc.) e 1 cuc­chiai­no di pastu­ra da method (es. al krill)

Gli ingre­dien­ti opzio­na­li ser­vo­no se vole­te pro­dur­re una tipo­lo­gia di pel­let leg­ger­men­te spe­zia­to e con una super­fi­cie gra­nu­lo­sa che rila­sci in bre­ve tem­po un aro­ma par­ti­co­la­re. Rela­ti­va­men­te alle fari­ne pote­te uti­liz­za­re anche la clas­si­ca bian­ca come altre. Io di soli­to pre­fe­ri­sco quel­la di ceci poi­ché è par­ti­co­lar­men­te sapi­da e pro­tei­ca e ten­de ad abbi­nar­si mol­to bene a spe­zie come il cur­ry. Si trat­ta di una scel­ta per­so­na­le che non sie­te obbli­ga­ti ad adot­ta­re. Con­si­glio chia­ra­men­te di pro­dur­re pochi pel­le­ts alla vol­ta e di testar­li: trat­tan­do­si di pel­le­ts da inne­sco ve ne ser­vo­no pochi e con­vie­ne aumen­ta­re la pro­du­zio­ne solo dopo aver indi­vi­dua­to la ricet­ta ideale.
Rela­ti­va­men­te alla pastu­ra pote­te sce­glie­re quel­la che usa­te anche nel fee­der; nel caso la pastu­ra sia a gra­nu­lo­me­tria gros­sa per la pre­sen­za di ele­men­ti sfu­si di gene­ro­se dimen­sio­ni (es. pastu­ra da fiu­me) con­vie­ne setacciarla.

Procedimento

Ini­zia­mo sbat­ten­do un uovo cui è sta­to aggiun­to un cuc­chia­io di olio di sar­da (o altro ingre­dien­te oleo­so di vostra scel­ta). L’o­lio ser­ve a con­fe­ri­re mag­gio­re ela­sti­ci­tà al com­po­sto ma può esse­re con­si­de­ra­to anche come addi­ti­vo aromatizzante.

La par­te liqui­da: un uovo ed un cuc­chia­io da cuci­na di olio di sarda.

Pellet self made
Pellets self made

La par­te fari­na­cea: 30 gr di fari­na e 70 gr di pastu­ra (tota­le 100 grammi).

Pellet self made
Pellet self made

Pre­pa­ria­mo poi la par­te fari­na­cea misce­lan­do a sec­co cir­ca 1/3 di fari­na (es. fari­na di ceci, fari­na bian­ca, ecc.) con cir­ca 2/3 di pastu­ra. Per como­di­tà pote­te fare 30 gr. di fari­na con 70 gr. di pastu­ra. Ricor­da­te che un uovo vuo­le 100 gr di par­te farinacea.
Aggiun­gia­mo la misce­la un poco alla vol­ta all’uo­vo sbat­tu­to fino a crea­re un impa­sto ela­sti­co e non appic­ci­co­so in tut­to simi­le ad una pastel­la da inne­sco. L’im­pa­sto va coper­to con una pel­li­co­la o chiu­so in un sac­chet­to mes­so in fri­go per alme­no 30 minuti.

Pre­pa­ra­zio­ne dell’impasto.

Pellet self made
Pellet self made
Pellet self made

Per pro­dur­re pochi pel­le­ts si può uti­liz­za­re una sirin­ga taglia­ta del dia­me­tro desi­de­ra­to. Si otten­go­no dei cilin­dri che poi andia­mo a taglia­re in toc­chet­ti più o meno del­la stes­sa misura.

Estru­sio­ne e taglio.

Pellet self made

I boli­led pel­le­ts ven­go­no poi cot­ti in acqua bol­len­te per 1–2 minu­ti (fin­ché non ven­go­no a gal­la) e fat­ti asciu­ga­re per 24 ore. Si trat­ta di pel­let semi­du­ri, dal­la con­si­sten­za gom­mo­sa che ben si pre­sta­no ad esse­re inne­sca­ti in vari modi: bait band, baio­net­ta, quick stop o anche diret­ta­men­te sull’amo.

Bol­li­re i pel­le­ts fin­ché non ven­go­no a gal­la, poi pog­giar­li su car­ta assor­ben­te per eli­mi­na­re l’ec­ces­so di umi­di­tà, infi­ne far­li asciu­ga­re 24 ore all’a­ria pri­ma di utilizzarli.

Pellet self made
Pellet self made

I boli­led & spi­ced pel­le­ts ven­go­no cot­ti allo stes­so modo solo che dopo un pri­mo rapi­do pas­sag­gio su car­ta assor­ben­te, men­tre sono anco­ra cal­di e umi­di, ven­go­no infa­ri­na­ti in un mix di spe­zie e pastu­ra da method (a vostra scel­ta). Si usa la pastu­ra da method poi­ché è a gra­nu­lo­me­tria mol­to fine e ben si pre­sta ad esse­re misce­la­ta con le spe­zie così da for­ma­re sul pel­let uno stra­to super­fi­cia­le omo­ge­neo e mol­to sot­ti­le che ade­ri­sce gra­zie al calo­re e all’u­mi­di­tà del­l’e­sca appe­na prodotta.
Anche in que­sto caso si atten­do­no 24 ore per l’a­sciu­ga­tu­ra com­ple­ta all’a­ria pri­ma di uti­liz­za­re i pel­le­ts da innesco.

A sini­stra un mix di papri­ka dol­ce e pastu­ra da method al Krill al 50%. A destra i pel­le­ts infarinati.

Pellet self made
Pellet self made

I micro­wa­ved pel­le­ts ven­go­no inve­ce cot­ti al microon­de. Si trat­ta di pel­le­ts com­ple­ta­men­te diver­si poi­ché que­sta cot­tu­ra li indu­ri­sce e li sec­ca pro­du­cen­do pel­le­ts duri gal­leg­gian­ti (pop-up). Si uti­liz­za una poten­za media (500W) men­tre il tem­po dipen­de da quan­ti pel­le­ts inse­ri­te nel microon­de e se li cuo­ce­te aper­ti o coper­ti. Indi­ca­ti­va­men­te una man­cia­ta di pel­le­ts da 8–10 mm cot­ti coper­ti (tra due piat­ti) richie­do­no cir­ca 4 minu­ti a 500W. Fate del­le pro­ve: il pel­let è pron­to quan­do diven­ta più chia­ro del­l’im­pa­sto, duro e gal­leg­gian­te in acqua.

I tre tipi di pel­let pro­dot­ti: boi­led, boi­led and spi­ced e micro­wa­ved (pop-up).

Pellet self made
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Inneschi

I nostri pel­le­ts si pre­sta­no a nume­ro­si tipi di inne­schi com­pre­si quel­li diret­ti sul­l’a­mo. L’inne­sco diret­to si effet­tua con i boi­led (nor­ma­li o spi­ced) in quan­to sono pel­let semi­du­ri ed è indi­ca­to pre­va­len­te­men­te per il mare ben­ché abbia un suo per­ché anche in acqua dol­ce. L’inne­sco tra­mi­te bait band è inve­ce un clas­si­co d’ac­qua dol­ce ma da non sot­to­va­lu­ta­re in mare dato che ridu­ce la cat­tu­ra dei pic­co­li pesci men­tre in quel­li di taglia pro­du­ce alla­ma­tu­re a livel­lo del­le lab­bra (evi­tan­do l’ef­fet­to dei den­ti sul filo e del­le plac­che sull’amo).

Inne­sco diret­to (sini­stra) e inne­sco con bait band (destra).

Pellet self made
Pellet self made

Gli altri due tipi sono l’inne­sco tra­mi­te quick stop (solo per i boi­led in quan­to i micro­wa­ved andreb­be­tro fora­ti) e quel­lo con baio­net­ta. In real­tà non han­no par­ti­co­la­ri van­tag­gi rispet­to ai pre­ce­den­ti ma sono comun­que due possibilità.

Inne­sco con quick stop (sini­stra) e inne­sco con baio­net­ta (destra).

Pellet self made
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